Point of view, i diversi modi dell’ospitalità | Margherita Marzot

Intervista a Margherita Marzot

  
Una chiacchierata con Margherita Marzot, titolare del Turin Palace Hotel e dell’Hotel Spadari di Milano, sul futuro che riserva al mondo dell’ospitalità dopo tutti i cambiamenti portati dalla pandemia.
  
Nel complesso contesto del mondo dell’hotellerie, come si consolida una buona partnership con un’azienda fornitrice? Quali garanzie si cercano e quali sono i criteri che portano a una scelta rispetto a un’altra?
Per noi è sempre stato molto importante trovare aziende che rispecchiano il mondo dell’alta artigianalità italiana. Aziende affidabili, consolidate ma anche votate alla ricerca e all’innovazione.
Cerchiamo aziende che ci seguano e siano presenti anche nel post vendita, quindi attente e flessibili per le piccole necessità e non solo per i grandi numeri.
  

  
Quali sono le macro tendenze in atto che accrescono il valore dell’hospitality? E quali invece gli aspetti che potrebbero essere migliorati?
Sicuramente una è l’experience, di cui si è già parlato molto. Il nuovo viaggiatore cerca un luogo coinvolgente, emozionante e che sia legato all’eccellenza del territorio e alla cultura del luogo.
Un’altra tendenza importante è la customisation o personalizzazione, che per noi è la capacità di cucire un’esperienza su misura al proprio ospite. L’attitudine dello staff di anticipare le esigenze e relazionarsi con l’ospite sono fondamentali.
Naturalmente anche la tecnologia, la sostenibilità sono fondamentali e non per ultimo il wellness inteso non solo come salute, rigenerazione o estetica, ma anche l’offerta di un ambiente dove sentirsi sicuri e protetti.
  
In albergo come a casa. Ma è proprio vero che è questo ciò che si cerca in una stanza d’albergo?
Dipende molto dal tipo di viaggiatore: l’ospite business che viaggia tanto ha più voglia di ritrovarsi in un ambiente famigliare, dove riconosce le persone, le proprie abitudini e può sentirsi un po’ come a casa.
Per l’ospite leisure può essere diverso, in vacanza si ha più voglia di confrontarsi con ciò che è nuovo e distante dalla propria cultura e dalle proprie abitudini.
I nostri alberghi sono per noi come una grande casa; la nostra grande casa dove amiamo condividere il senso di ospitalità, le nostre passioni, la nostra cultura e la voglia di far stare bene le persone che vengono trovarci.

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